Cari seimetristi, il ciclo solare è all'apice e molte
ghiotte stazioni dx sono nel vostro (e nel mio) log, ma vi
sarà certamente accaduto di sentire una stazione e di non
riuscire a farvi ascoltare….
A volte la colpa è di alcuni "uman alligator" che popolano la
frequenza, forti delle loro 8877 sovrapilotate e dei quintali
d'alluminio sopra la testa, ma spesso è perché la
nostra radiofrequenza fatica a raggiungere il RX del
corrispondente….. per chi possiede la 5 elementi Tonnà
consiglio di proseguire nella lettura e di realizzare la modifica in
oggetto, il rendimento è garantito e il costo è
minimo.
La 5 el. Tonnà è un'antenna con un buon rapporto
prezzo/prestazioni, inoltre è discretamente robusta e facile
da assemblare per un uso portatile. Però, da quanto ho potuto
appurare, l'antenna è "metereopatica", in altre parole il suo
rendimento risente delle condizioni atmosferiche con abbondante
variazioni di ROS secondo la presenza di pioggia e umidità.
L'antenna, in origine, impiega un feed d'alimentazione per
accoppiare il cavo coax sbilanciato al dipolo bilanciato, senza
l'interposizione d'alcun balun di trasformazione. Il risultato di
ciò è che il cavo d'alimentazione irradia una parte
dell'energia invece di trasmetterla tutta all'antenna (questa parte,
se il carico è ben adattato e il ROS è contenuto, non
dovrebbe essere molta, ma non sono in grado di quantificarla), con
conseguente distorsione del lobo d'irradiazione e variazioni
d'impedenza anche notevoli al variare dell'umidità
dell'aria.
Grazie a PA2HJS che ha pubblicato
su Dubus (e sul bollettino
dell'UKSMG) un interessante articolo "Increase your gain"
che descrive le modifiche da effettuare e grazie a Sandro I0JXX che ha diffuso l'articolo
tradotto in italiano tramite la rivista "CQ Roma" (periodico della
sezione ARI di Roma, n.8 del marzo '98), dopo aver lui stesso
eseguito simile modifica sulla sua 5 Tonnà (con ottimi
risultati), anch'io ho voluto provare e vi vado subito a descrivere
come ho fatto.
Per prima cosa dal dipolo originale va rimossa la forcella che
garantisce continuità elettrica tra i 2 semidipoli e
costituisce in origine l'adattamento d'impedenza, poi all'interno
dello scatolotto nero vanno rimossi i fissaggi originali per il cavo
coax e vi vanno praticati dei fori sul fondo, dal lato opposto
all'ingresso del cavo d'alimentazione, per farvi entrare l'hairpin e
il balun in cavo coax che andremo successivamente a realizzare.
Con del coassiale RG58 realizziamo un balun a mezz'onda 1:4 che ci
permetterà d'avere la giusta trasformazione d'impedenza.
Il balun sarà lungo 1.98 m. (calza/calza), il disegno
che segue vi potrà aiutare.
Attenzione, nel saldare insieme le calze, a non sciogliere col
calore l'isolante interno. Prima di unire le calze il balun va
arrotolato su un diametro di circa 30 cm. Al posto del RG58, per potenze elevate (oltre
300W), o per scarsa abilità nel saldare hi hi hi……
consiglio il cavo in teflon RG142 (però costa
più di 10k£ al metro), variando a 2 m. la sua lunghezza,
per il leggermente diverso fattore di velocità del cavo (0.67
contro 0.66). Sconsiglio d'impiegare dell'RG213, per le
difficoltà d'allocazione sull'antenna che comporta.
Va poi realizzato un hairpin secondo i seguenti disegni, usando
del filo di rame smaltato da 2.5 mm
di diametro (del tipo impiegato nei trasformatori, avendo cura di
togliere la smaltatura all'estremità).
Io, non riuscendo a trovare detto filo (ne serve poco, ma se lo
trovate prendetene 1 m. così se sbagliate avete una seconda
chance), ho usato l'anima del coassiale Aircom che non essendo
smaltato, va protetto verniciandolo.
Attenzione a rispettare le misure indicate, altrimenti non avrete
garanzia del risultato, lasciate inoltre i tratti verticali del
hairpin più lunghi quel tanto che basta a fissarli sotto le
viti che reggono il dipolo, oppure fate l'hairpin preciso al
millimetro e saldateci 2 capocorda ad occhiello piegati a 90°
(come ho fatto io).
Ora preparate il cavo d'alimentazione spelandolo per 2.5 cm,
accorciate la calza ad 1 cm. e stagnatela col saldatore, scoprite
il centrale e fissatelo ad una delle 2 viti del dipolo, unendovi
anche uno dei 2 centrali del balun (che avrete introdotto dal foro
precedentemente eseguito sullo scatolotto), unite poi l'altro
centrale del balun all'altra vite del dipolo, infine unite le calze
del balun con la calza del cavo d'alimentazione saldandovi un pezzo
di calza di giunzione. Con questo sistema non sarà possibile
sostituire il cavo d'alimentazione in futuro, in alternativa questi
può essere interrotto dopo 30 cm. e vi si può montare
un connettore N femmina, cui si collegherà il cavo che
proviene dal RTX.
Consiglio di non collegare la calza dell'alimentazione al boom
dell'antenna, in modo da garantire che il dipolo (come anche gli
altri elementi) rimanga isolato dalla massa, ciò dovrebbe
aumentare la "silenziosità" dell'antenna. Il dipolo va poi
accorciato fino alla lunghezza di 2.7 m. (misurato senza i tappi di
plastica).
Non spaventatevi se il dipolo diventa più corto del primo
direttore, l'antenna funziona bene così, eventualmente
tagliate fino a 2.75 m. controllate la risonanza e continuate poi ad
accorciare.
Per sostenere correttamente il balun arrotolato si può fissare
con una vite, perpendicolarmente al boom, una bacchetta di plexiglass
cui si ancorerà il coassiale tramite fascette o nastro
adesivo. All'interno dello scatolotto, sulle connessioni, va colata
della cera di candela (in abbondanza), poi lo scatolotto va riempito
col silicone.
Non usare solo il silicone perché questi libera acido acetico
che intacca il metallo e ciò può non garantire la
continuità elettrica nel tempo. La cera invece protegge il
metallo ed è neutra alla radiofrequenza almeno fino a 1.3
giga. (l'ho impiegata con successo per isolare accoppiamenti
d'antenna in cavo sui 23 cm.).
Naturalmente l'opera di sigillaggio va effettuata dopo aver provato
l'antenna, altrimenti…..se abbiamo sbagliato qualcosa e l'antenna non
funziona, possiamo pure buttare il dipolo….la Tonnà lo
fornisce come ricambio!
A scatolotto chiuso nastrate con accuratezza il cavo in ingresso e
fissatelo a intervalli di 30 cm lungo il boom.
Le foto che seguono potranno esservi sicuramente d'aiuto, perdonate la bassa qualità ma non ho una fotocamera digitale!
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La mia antenna, installata per la prova a 6 m. da terra, ha dato un ROS (anche sotto la pioggia) di 1.05 a 50.150 MHz e 1.3 da 49.9 a 50.4 MHz, 2 a 51 MHz. La lunghezza del cavo di alimentazione non influenza minimamente il ROS, segno che l'antenna è perfettamente adattata all' RTX. Il guadagno reale (non fidatevi di quanto dichiara la casa) ora è sui 7 Dbd con un F/B di almeno 20 Db ……….ed il dx vi aspetta!
Un grazie a PA2HJS e ad I0JXX per gli articoli originali da cui ho preso spunto.
73 Marco IW0RGN.