Antenna dipolo 6 bande

misure antenna

L'antenna delle vacanze? Eccola Quanto sto per descrivere non è certamente niente di nuovo, l'intenzione è di condividere l'esperienza fatta durante le vacanze per invogliare i colieghi a riscoprire l'autocostruzione. Da qualche anno ormai, durante le ferie estive, porto con me la stazione HF per poter operare in tutta tranquillità e in condizioni migliori che nel mio QTH abituale. Infatti, durante le vacanze risiedo in un piccolo appartamento all'ultimo piano di un edificio di sei piani (7 fuori terra), con il vantaggio di avere a disposizione un terrazzo privato al di sopra del tetto. Questo mi dà la possibilità di piazzare un'antenna a circa 25 metri dal suolo e, operando dal terrazzo anziché dentro casa, di poter usare una discesa di lunghezza contenuta; inoltre, questo edificio è il più alto dei dintorni verso est c'è il mare e verso ovest la campagna. Quindi, condizioni quasi invidiabili per operare, oltretutto in periodi di buona propagazione. Fino all'anno scorso, ho usato un'antenna verticale multibanda veicolare, con modesti risultati (a parte qualche “colpo di fortuna” in momenti di propagazione eccezionale). Quest'anno ho pensato di fare un salto di qualità, pur non volendo usare direttive con rotore, o simili, ma avendo comunque a disposizione un palo a due sezioni di 2 metri ognuna, avanzato dopo alcuni lavori di ristrutturazione dello stabile.Dopo aver scartato ipotesi di acquisto di verticali multibanda, o costose o di dubbio affidamento (o entrambe le cose...), mi sono messo a “scartabellare” in Internet, e ho trovato lo schema pubblicato nell'articolo. Esso si può trovare in diversi siti Internet: è sufficiente digitare “multiband dipole” su Google. E' stato quasi un colpo di fulmine: economica, veloce da realizzare, posizionabile ovunque ci sia uno spazio adeguato... Ma avrebbe funzionato? Su quegli stessi siti internet ci sono spiegazioni teoriche abbastanza convincenti, ma il fattore che mi ha fatto decidere per la sua realizzazione è averla vista già in uso da DF1WH e da NY40, come visto sulle loro pagine in qrz. com (www.qrz.com/db/DF1WH e www.qrz. com/db/NY40). Nel mese di Luglio, in un fine settimana in cui ero nel QTH estivo, ho preso le misure del terrazzo, constatando con dolore che non c'era spazio per il dipolo per gli 80 metri. Che fare? Abbandonare l'idea? No! Ho comunque deciso di provare a costruire quest'antenna senza il dipolo degli 80 metri, e senza sapere a priori se avrebbe funzionato comunque.Detto, fatto. Appena tornato a Milano sono andato in un noto grande magazzino di bricolage nell'hinterland (per chi conosce la zona, quello che una volta era Castorama), che fra i suoi articoli ha anche materiali per antennisti, e ho fatto la spesa.La costruzione mi ha portato via alcune sere, lavorando un'ora o due per sera.Per prima cosa, ho costruito la “scatola di derivazione” centrale, usando una scatoletta di plastica per impianti elettrici da esterno: prima di tutto l'ho orientata, poi l'ho forata nella sua parte che avevo stabilito come inferiore per farci entrare il connettore femmina, poi ho fatto dei fori sul fondo per infilare delle squadrette metalliche che sarebbero servite al fissaggio al palo successivamente sui lati, vicino alla parte superiore, ho applicato degli occhielli di metallo che sarebbero serviti a fissare i fili dei semidipoli; appena sotto ho fatto dei fori per il passaggio degli spezzoni di filo elettrico che dal connettore avrebbero alimentato semidipoli raccolti in un punto comune.Una volta saldati i fili al connettore, ho ricoperto le saldature con della guaina termorestringente e ho portato i due fili fuori dalla scatola attraverso i fori appena fatti; quindi ho sigillato tutto (connettore, squadrette, occhielli, fori...) con della colla a caldo, cosi da fare anche una sorta di impermeabilizzazione. Il passo successivo è stato tagliare a misura il filo elettrico da 2,5 millimetri per costruire i vari dipoli; poi è stata la volta del tubo da impianti sanitari, tagliato in pezzi di varia lunghezza (in funzione di dove li avrei posizionati) e forato per farci passare gli spezzzoni di filo. Rispetto allo schema, ho inserito un isolatore in più, a metà tra quello vicino al centro e quello che “chiude” il dipolo per i 10 metri, per irrobustire la costruzione.Per il fissaggio dei dipoli alla scatola di direzionalità non era molto marcata, ma si è avvertita, tant'è vero che in quei giorni c'era in aria OX5YL (esattamente sul fianco) e arrivava a meno di S1. Su quest'antenna ne ho sentite di tutti i colori. La mia XYL mi ha detto che sembrava il filo per stendere il bucato; alcuni non capivano cosa fosse, e quando ho detto loro che era un'antenna radioamatoriale mi hanno detto che conoscevano solo le verticali, al massimo le GP La cosa più comica è stata da parte di uno che credeva che fosse una rete da pesca stesa ad asciugare. Da parte mia, visto che non è una "fan-dipole" ed assomiglia alle corde stese sul manico di una chitarra, con gli isolatori che sembrano i capotasti, la chiamerei "guitar-dipole". E' possibile che, leggendo queste righe, qualcuno di quelli che hanno totalizzato decine di migliaia di QSO si metta a ridere o faccia sorrisetti di compatimento, magari pensando che se non si spendono soldi non si acchiappa niente: ovviamente, un'antenna del genere non può competere con direttive a più elementi, magari alimentate con 1 kW (la Patagonia, nonostante mi arrivasse a S7, mi è sfuggita proprio per questo...), ma ritengo che i risultati siano più che soddisfacenti per un'antenna realizzata in quattro e quattr'otto e con una spesa di meno di 50 Euro. E comunque, collegare ripetutamente il continente americano e passare su un inizio di pile-up verso YW5X alla Isla de Orchila, con un pezzo di stazione fatto da me, è una soddisfazione che non ha prezzo. Per tutto il resto c'è (chi ce l'ha ben fornita) la carta di credito.


Roberto Roberti - IK2HTY- Riscritto by I1WQR