Antenna per la Top-Band


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schema
949 X 400
IK2QEI - IK2PFL - IK2JUB
372 X 400

Data la nostra inesauribile voglia di "contestare" in occasione del CQWWDX 160 CW, abbiamo deciso di trovare una valida alternativa al solito dipolo sempre troppo basso per lavorare DX sulla Top Band. Sfogliando libri e riviste riguardanti antenne di tutti i generi la soluzione non si presentava tra le più semplici; vista l'ampia disponibilità del terreno la nostra decisione ricadde sull'antenna verticale o di 1/4 onda, realizzata con pali d'alluminio e filo di rame sorretta da un pallone aerostatico, tenendo ben presente l'importanza di un buon piano di terra.Detta soluzione suscitò perplessità da parte di molti DXer locali per l'imprevedibilità delle condizioni del vento che avrebbero potuto peggiorare le caratteristiche del sistema radiante.Il progetto andò comunque in porto e nonostante le condizioni di forte vento nella prima notte del contest l'antenna resse.Decisa la realizzazione, bisognava affrontare i vari problemi: - pallone aerostatico e relativo elio (difficileda reperire e costoso); - adeguato piano di terra; - controventatura del pallone aerostatico; la solita carenza di OM volenterosi. Il pallone fù recuperato tramite un conoscente che dovette darsi da fare non poco per trovare questo palloncino un po' cresciuto, di 1,5 m di diametro, per il quale occorsero circa 1700 litri di elio.Il piano di terra: un vero e proprio mosaico di fili di rame piu o meno lunghi tutti disposti radialmente alla base dell'antenna; in totale circa 1500 m di filo suddiviso in 60 radiali di svariate lunghezze, comprese tra i 40 e i 5 m.La controventatura venne realizzata con tre spezzoni di filo di nylon da pesca da 0,8 mm della lunghezza di circa 60 m cadauno, ancorati al terreno con normali picchetti da campeggio.Quindi, recuperato tutto il materiale, decidemmo di montare l'antenna il pomeriggio precedente il contest, incontrando non poche difficoltà.Il lavoro iniziò alle 14.00 con la collaborazione di IK20EI, PFL, JUB.La prima fase, più lunga del previsto, fù la stesura dei radiali, durata circa tre ore; quindi, all'imbrunire, procedemmo al montaggio a terra dei pali di alluminio e relativo spezzone di filo di rame per il completamento della lunghezza della verticale e successivamente il taglio dei tiranti in nylon; verso le 19.00 gonfiammo iI pallone e legammo i tiranti sotto quest'ultimo.Innalzata l'antenna, verificammo la sua frequenza di risonanza, che con grande sorpresa era a 2,1 MHz circa; mancando solo un'ora all'inizio del contest, decidemmo di usare l'accordatore, mentre per la seconda nottata allungammo l'antenna di 4 m portando la risonanza a centro banda.Iniziato il contest, l'antenna sembrava dare risultati discreti, permettendoci di passare su diversi pile-up e di mantenere anche una frequenza per chiamare.Purtroppo riscontrammo subito un altissimo rapporto segnale-rumore, ovvero il rumore di fondo rimase elevato per tutto il contest, impedendo alcune volte il collegamento; soprattutto la seconda notte, quando arrivarono gli Stati Uniti avevamo pile-up a singhiozzo, ovvero bastava un softio di QSB e subito il noise la faceva da padrone su quei deboli segnali d'oltreoceano.In totale lavorammo 64 country, tra cui A71, JA, KP2, VP2E, P4, HZ e circa 60 stazioni dal Nord America con un totale di 520 QSO.Un'interessante esperienza che ci ha permesso di riscoprire lo spirito radiantistico.

Stefano Brioschi - IK2QEI - Rewritten I1WQR