Questo articolo vuole essere inteso come un'indiretta risposta a certe chiacchiere ascoltate per caso su un ripetitore romano dove parlando di costruzione delle antenne Windom, c'è stato un commento poco gradito sul balun (a sigaretta di ferrite) con 10 spire appaiate usato nella mia vecchia versione di quest'antenna (Windom 2007, già sul sito - n.d.a.). In aria, qualcuno intendeva omaggiare il suo nuovo acquisto, con questa semplice antenna da montare nell'ampio spazio disponibile della propria villetta. Nella ruota-salotto del ripetitore, ci si interrogava allora su come costruire l'autotrasformatore centrale, con riferimento agli schemi ed articoli sul nostro sito. E non. Dovendone costruire uno per l'immancabile amico, ho provveduto a documentarne il procedimento ed a spedire quanto dovuto al diretto interessato, anche se la privacy mi ha indotto a coprire, comunque, le sue generalità sulla busta imbottita. Al momento della stesura dell'articolo, ovviamente, l'antenna è stata regolarmente montata e testata dall'interessato. Negli autotrasformatori (o simmetrizzatori) è di fondamentale importanza il valore delle spire che lo compongono, ed in questo caso questo numero vale circa 2,5 : per questo un avvolgimento trifilare di 10 spire - v. la versione di I7SWX - viene impiegato nella sola metà sul terzo ramo (figura). 30 spire serrate in un toroide T-200- 2 (rosso) stanno un pochino strette ed allora, si cerca di conservare il valore appena citato modificando la presa di uno bifilare 4:1.Tutto qui! Magari 20 di queste spire (da 1,5 mmq morbido) possono stare più comode, alzando i canonici 100 watt sostenibili da tutta la costruzione. Partendo allora dal circuito del balun 200-50 ohm, si sposta la presa sugli avvolgimenti e dal valore 2 si passa a quello nuovo cercato (2,5!) variando il rapporto di trasformazione: da una linea sbilanciata a 50, passiamo allora ad un sistema bifilare a 300. Semplice no? In quella dell'articolo, si è fatto di più: su precisa richiesta dell'interessato ci si è riferiti al collegamento fatto per la versione di Fabio "Fab" as IK0IXI, che effettivamente si differenzia per il sollevamento della massa dell'antenna dallo chassis della radio. Sono stati presi due conduttori da 2 mmq che risultano bloccati da due fascette a strappo sul toroide (foto e disegno), numerando io stesso come da disegno.Il piedino 3 risulta libero e staccato, mentre il centrale del connettore So-239 viene connesso al piedino 2, che sopporterà uno dei rami delia Windom; l'altro ramo della grossa filare è connesso al pin 4 dell'avvolgimento, mentre 1+5 costituiranno la massa/calza della discesa asimmetrica verso l'RTX. Tutta la costruzione va sistemata in una delle solite scatole stagne da impianti elettrici e la stessa antenna, va costruita scalarmente (misure doppie/dimezzate - con 4 rami!) a seconda delle esigenze del costruttore, che volesse operare anche in 160 metri. Spazio permettendo. Il mio compito si è esaurito qui allora, spedendo la busta imbottita al caro amico che s'è occupato di costruire i conduttori necessari all'antenna e del supporto idoneo. Annoto che questo schema, ricalca fedelmente quello di Loren W8GZ, e veniva suggerito come accessorio, in quanto circolavano i primi cavi coassiali ed occorreva qualcosa per adattarne l'impedenza, visto che questo radiatore veniva costruito su una scaletta bifilare da 200-300 ohm. Prima ancora essa era una semplice presa calcolata su monopolo! lo stesso ne ho rinvenuto il disegno su una gialla e vecchia QST in lingua americana (di che parliamo...) che ovviamente è ormai persa nel tempo: altro che arbitraria invenzione personale! Forse è proprio vero, sarebbe da rimuovere ancora la Erre all'ARI: da RadioTecnici a RadioAmatori, per finire a .... RadioCompratori! Saluti e sempre QRV per tutti, ovviamente, da Franz!

Francesco Silvi - IK0RKS - Riscritto by I1WQR