Ground-plane per 433 MHz
da applicare direttamente al PMR o LPD

di Aldo "de Roderigo" RCT #030


rode.rigo@yahoo.it

La proposta che vado a presentare in questa pagina consiste in un'antenna a piano di terra riportato da applicare direttamente al vostro PRM-LPD in sostituzione del "gommino" originale.
A lavoro finito il tutto si presenta come in foto 1.
Per ulteriori informazioni pratiche e teoriche visitate, nella sezione AUTOCOSTRUZIONE di questo sito web, le realizzazioni, dedicate ai 433 MHz, di IZ1NER Alberto RCT #011.

   
Foto 1
                                                                                                       

Forse la praticità non è delle più ottimali, tuttavia si guadagna parecchio, rispetto allo stilo. Potrete comunque migliorare la maneggevolezza con uno spezzone di cavo coassiale di 16,5 x 0,66  = 10,2 cm, con relativi PL maschi da innestare: uno sul bocchettone dell'antenna e l'altro sulla riduzione dell'innesto sul LPD, vedi foto 4.
Per mantenere rigido lo spezzoncino di cavo coassiale, potrete farlo correre all'interno di una canna plastica per impianto elettrico esterno.
Lo stilo ed i radiali sono realizzati in tondino di ottone da 4 mm: lo stilo viene saldato direttamente sul coassiale del PL femmina da pannello ed è lungo 16,5 cm compresa la lunghezza del coassiale del PL; i radiali sono saldati su di una piastra di lamierino stagnato 5 cm di lato, con i lati ripiegati a 120-130°, rispetto allo stilo e sono lunghi 14,8 cm. Vedi foto 2 e 3
 
 Foto 2Foto 3

L'innesto al l'LPD avviene con un raccordo maschi-maschio e una riduzione, come in foto 4, e si presenta come in foto 5

Foto 4
Foto 5


La realizzazione:

Ritagliate, da un foglio di lamierino leggero stagnato o zincato, un quadrato di 5 cm di lato (vedi figura 1), al centro del quale ricaverete un foro nel quale alloggerete un PL femmina da pannello con dado di fissaggio (vedi foto 2).



Figura 1



All'interno del quadrato inscriverete un altro quadrato la cui diagonale sia uguale al lato del primo quadrato. Avrete tracciato così delle fattispecie di orecchiette che andranno ripiegate a 120-130°, rispetto allo stilo, e sulle quali salderete i radiali dell'antenna.
E' possibile saldare sulle orecchiette i collarini con vite di strettoio ricavate da un mammuth, di diametro compatibile con la sezione dei radiali.
Entro tali occhielli inserirete i radiali e li bloccherete con le relative viti di ritegno, ottenendo così un'antenna smontabile.
Le prove di paragone tra lo stilo e questa antenna, sono state effettuate tra Ruta di Camogli (300 m di altitudine) e Sestri Levante mare, 20 Km di distanza in linea ottica, con LPD-PRM Wouxum 4W; frequenza 433,075 MHz.
Risultati: con antennino, ricezione con QSB, bassa e frusciata, tre-quattro trattini sullo s-meter, con l'antenna, qui descritta, ricezione perfetta e s-meter a fondo scala.
Non ho altro da dirvi, degno di nota, circa questa realizzazione, se non di provarla: il materiale è irrisorio, 85 cm di barra d'ottone da 4 mm, 25 cmq di lamierino (io ho usato il fondo di una lattina da 5 litri di olio, dopo aver, naturalmente...consumato l'olio), qualche decimetro di stagno e un "pl" femmina da pannello con dado.
Nella foto 4 gli accessori per l'innesto sul palmare.
Sulla linea di piegatura delle orecchiette dare qualche goccia di stagno per irrobustire la tenuta dell'inclinazione.
Se non sarete soddisfatti, potrete sempre servirvene, con la dovuta impermeabilizzazione, come antenna esterna posta in posizione elevata; per l'eventuale ottimizzazione dell'impedenza basterà variare l'inclinazione dei radiali e delle orecchiette.


Buon lavoro a tutti!


di Aldo "de Roderigo" RCT #030
elaborazione 16/07/2010 - pubblicazione 28/07/2010