G. Remo Campedelli
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Antenna Morgain raccorciata per gli
80-160 metri.
Dalle prove fatte
con la precedente
Morgain raccorciata per i 40-80 metri,
(vedi articolo di RadioRivista n°9 mese di settembre 2006 - pag. 92 e
n°
11, mese di novembre pag.
80); mi
sono messo a sperimentare l’Antenna
Morgain anche per la banda degli ottanta e centosessanta metri.
Facendo un calcolo approssimativo, ho ipotizzato che
per costruirla occorresse sessanta metri di filo elettrico per “braccio”, della
sezione di 1,5 millimetri quadri; costruita ed installata,
i dati sono stati i seguenti: la risonanza sugli 80 metri è risultata corta,
mentre per i 160 leggermente più lunga.Smontata
e ricostruita, con l’aggiunta di cinque metri di filo per “braccio”, sui 80 metri la risonanza ora
era troppo bassa, non ne parliamo per i 160 dato che era lunga con sessanta
metri di filo. Ricostruita con lunghezza di 63 m. di filo per “braccio”,
riprovata, la risonanza sui 80 m.,
il R.O.S. più basso, (Rapporto Onde Stazionarie, o S.W.R.), era a 3627 kHz.
Rifacendo ancora delle ipotesi, ho potuto stabilire
che la lunghezza ideale è di 62.5m. per “braccio, per risuonare a sua volta
all’incirca sulla frequenza a 3650 kHz, in modo tale da renderla più corta
possibile e questo anche per ottenere l’eliminazione di due ponticelli.
Per quanto riguarda i
160 metri, per poter operare alla risonanza sui 1840-1850
kHz. con rapporto 1:1, è di mettere un cavallotto per “braccio” a m. 1,50 dalla
fine dell’Antenna, (vedi disegno).
Il R.O.S.,
sui 80 metri a 3650 kHz. è di 1,6:1, mentre per i 160 m. è di 1:1.
Per poter meglio “godere” gli ottanta
metri, e dato che la risonanza più bassa s’aggira intorno ai 80 kHz. si
consiglia d’inserire un accordatore d’Antenna.
Per quanto riguarda l’alimentazione con cavo
coassiale da 50 Ohm, si suggerisce di mettere in serie un trasformatore
d’impedenza, (balun), con rapporto 1:1.
Il
trasformatore deve essere costruito con 14 spire trifilari avvolte su un toroide
di ferro polverizzato, vedi articolo di RadioRivista n° 6 mese di giugno
2007 a pag. 90; Balun con rapporto 1:1, per Morgain 40-80 metri.
L’Antenna, sopra citata, è stata sperimentata ad
un’altezza da terra, di circa 10
m., la lunghezza totale d’ingombro è di 20 metri e 40 centimetri.
La
sua “altezza” d’ingombro è di 50 cm..
Il filo necessario per la costruzione è di
metri
62.5
+ 62,5 della sezione di 1,5 mm. quadri.
Le mie condizioni d’installazione sono state queste:
due pali di ferro zincato alti 11,50 metri dal suolo,
in modo che l’Antenna sia a circa
10 m. da terra, formati da un tubo di sei metri, del
diametro 1”e ¼, tre m. di tubo da
1”, e 3m. da ¾”, con circa venticinque centimetri per ogni
interno di giuntura, il tutto bullonato e conficcato in uno spezzone di tubo da 2 pollici seminterrato, il
cavo coassiale appartiene al tipo RG8X da 50 Ohm lungo m. 14 circa.
Prove fatte, dalla mia abitazione
nell’Isola di Sant’Antioco,
(a Sud-Owest della Sardegna), in trasmissione e ricezione, hanno dato guadagni,
sui 80 metri, 59, 59+ 10 e
59+20 deciBel, su tutto il “territorio Italiano”; (con potenza di trasmissione 90 Watt circa); per
quanto riguarda i 160 metri, i segnali sono
molto bassi, in questo caso occorre aiutarsi con amplificatori di
radiofrequenza.
Descrizione dell’Antenna
L’Antenna qui descritta è una bibanda per 80 -
160 metri, la sua lunghezza fisica è di soli
20 m. e
40 cm..
Il filo elettrico usato è della sezione di
1.5 millimetri
quadri, ricoperto in vinile, in altre parole è del normale filo elettrico che si
usa negli impianti civili.
Per la costruzione, aiutarsi con i disegni
riportati: vedi forma e misure.
Il dipolo è formato da due braccia di
62,5 m. di filo cadauna; la sua lunghezza è studiata in
modo da eliminare due ponticelli, quelli che servivano per tarare la frequenza
degli ottanta metri, mentre per la banda dei
centosessanta, occorre mettere due ponticelli a
metri 1,50 dalla fine dell’Antenna (vedi disegno).
Costruzione
Reperire tre tavolette di legno larghe otto centimetri e
lunghe cinquanta, lo spessore deve essere il più sottile possibile; prepararle
forate e verniciate, con della vernice marina, il tipo di legno deve essere di
materiale duro; io ho adoperato irocho, potrebbe andare bene anche faggio, ma
non abete anche se è più leggero. Il peso complessivo delle tavolette è stato di
400 grammi.
Realizzare delle traversine che si useranno quali
distanziatori, queste ne vanno sistemate una ad ogni, 1,70 m. circa, ne occorrono
venti e possono essere di vetronite (materiale consigliato).
L’assemblaggio dell’Antenna non è più difficile di
quanto lo è per un’Antenna di tipo tradizionale, bisogna tenere presente di
passare il filo sulle tavolette di legno e sui distanziali di vetronite. Si
opera nel modo che è ora descritto. Passare l’estremità del filo di
62,5 m. nella tavoletta centrale, dal lato inferiore,
spellare il filo stesso, fare un nodo e sopra realizzare una saldatura a stagno;
questo servirà per la tenuta meccanica e per saldarci il trasformatore, così il
filo non potrà uscire dalla tavoletta stessa.
Passare nel filo 5 distanziali di vetronite; dopo
10 m. circa, infilare
detto filo in una delle tavolette laterali, dal lato
basso; ripassarlo poi dalla parte alta e su questo tratto infilare altri cinque
distanziali di vetronite; dopo altri 10 metri circa, passare il
filo nella tavoletta centrale al lato superiore e proseguire via via, aiutandosi
sempre con il disegno. Una volta costruito il primo braccio, sistemarlo in modo
tale che i percorsi del filo siano tutti paralleli, (vedi anche foto); a questo
punto sistemare i distanziali ad un metro e settanta centimetri circa uno
dall’altro, ed ivi fissarli. Ricostruire l’altro braccio d’Antenna col filo da
62,5 m. nello stesso modo qua sopra descritto. Al termine,
siliconare tutte le parti scoperte, compreso le saldature.
Non rimane altro che dire! Seguire i disegni e le
foto: per ogni chiarimento sono a disposizione.