Antenna for DX Low Bands

Antenna for DX Low Bands

Pro - I quattro riflettori, inseribili ad uno a due per volta, danno la possibilita di dirigere opportunamente il massimo segnale nella direzione voluta. La spaziatura tra l'elemento centrale ed i riflettori e di 1/4 d'onda ed il guadagno di questa sistema sul dipolo e di 3 dB. Vanta inoltre una grossa area di cattura ed il suo basso angolo di radiazione permette favolosi DX. Se si volessero ottenere con un dipolo gli stessi risultati che da questo sistema, bisognerebbe pensare di installarlo ad almena 40 metri d'altezza. In una parola. questa antenna e il massimo. Si pone in classifica appena alle spalle di una yagi di filo a di un'antenna cubica che disponga di almeno tre elementi. Ma questa e fantascienza. Contro - Non si puo' nemmeno immaginare di installare un'antenna di questo tipo in citta' poiche' e' necessario disporre di almeno 160 mq cioe' di un prato. La distanza tra gli elementi e' di 20 metri per gli 80 metri e benche' i risultati offerti siano decisamente ottimali lo spazio preteso e davvero gigantesco. In Italia gli esempi d'impiego di un simile sistema sono rari anche se sono d'attualita' certe voci legati a prossime DX-pedition di operatori italiani che riguardano particolari progetti dedicati agli 80 metri e che fanno appunto riferimento ad antenne di queste proporzioni. La loro piu' ampia diffusione e riscontrabili nei Paesi del Nord Europa, in particolare Svezia e Norvegia. Negli Usa la patria di questa antenna e' la California.
Atenne Array-(http://it.wikipedia.org/wiki/Antenna)  
Un array di antenne (anche chiamate antenna a schiera) è, per definizione, un insieme di antenne tutte identiche, disposte linearmente (su una linea) o planarmente (su un piano), equi-orientate, alimentate in generale con ampiezza e fase distinte per ogni elemento dell'array. Il vantaggio di usare una schiera
(array, appunto) di antenne sta nella possibilità di ottenere un diagramma di radiazione configurabile quasi a piacere, variando le ampiezze e le fasi delle singole antenne componenti. Inoltre è possibile progettare array per ottenere lobi principali e loro nulli in posizioni desiderate.
Esistono anche array programmabili, in grado cioè di modificare il loro diagramma di radiazione modificando l'alimentazione degli elementi che lo compongono. Il loro uso è particolarmente diffuso nelle applicazioni spaziali dove spostare fisicamente un'antenna o un array di antenne è un azione spesso impraticabile.
Non è detto, in linea di principio, che ogni antenna dell'array debba essere alimentata le antenne Yagi (per esempio quelle della televisione analogica UHF, presenti su ogni tetto d'Europa sono un caso particolare di antenna ad array, in cui viene alimentata una sola antenna dell'array e le  altre sono tutte cortocircuitate.
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