In questi casi e quindi necessario dimensionare
l'antenna con la suddetta formula, e procedere poi alla taratura,
accorciando gradatamente fino a ottenere la risonanza sulla frequenza
desiderata. Per chi non dispone di un noise bridge, essendo l'impedenza
caratteristica dell'antenna di valore molto vicino ai 50 ohm, e'
possibile in questo caso, effettuare l'operazione con un comune rosmetro
posto fra il trasmettitore e la discesa, accorciando gradatamente
l'antenna fino a ottenere il minimo R,O,S. sulla frequenza desiderata.
E' ovvio che, per potere effettuare la taratura, la lunghezza della
discesa deve essere di 1/2 onda o suoi multipli. Con questo sistema la
messa a punto difficilmente puo' risultare perfetta ma e in ogni caso
piu che accettabile. Attualmente sto' usando l'antenna descritta
alimentandola direttamente per mezzo di una linea coassiale, ma penso
che, per essere sicuri della sua massima efficienza, sia consigliabile
interporre fra linea e antenna un balun rapporto 1:1, per impedire
l'eventuale irradiazione da parte della calza di discesa.
In fig. 3 sono visibili i "centrali" da usarsi per la monobanda e
per la bibanda.
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